La Filosofia del Lavoro è una disciplina di pratica filosofica che consta di tre parti fondamentali:
la filosofia, quale ricerca rigorosa e profonda di conoscenza e consapevolezza,
la pratica, che assume tale mandato calandolo nel vissuto delle persone, e
il lavoro quale ambito specifico con cui dialogare.
Originariamente, nella Grecia antica, e diffusamente, nelle filosofie non occidentali, la filosofia non costituiva un mero ambito di ricerca astratta, ma ruotava intorno al concetto di “cura di sé” per condurre una vita di ben-essere.
Questa accezione è stata ripresa nel concetto di Philosophische Praxis a partire dagli anni ’80 del secolo scorso in Germania dando vita a un movimento, diffusosi presto su scala mondiale, di consulenza filosofica.
La Filosofia del Lavoro si pone in questo alveo e ha il compito di accogliere le domande e problematiche che emergono con sempre più insistenza nei luoghi di lavoro riguardo a situazioni di malessere quali:
- Autoconsunzione (pericolo burn-out)
- Autosfruttamento (difficoltà a mantenere un equilibrio sostenibile fra vita e lavoro)
- Disaffezione o disimpegno (difficoltà gestionali causate da un turnover eccessivo)
- Insicurezza espositiva e tensioni comunicative (cosa e come comunicare sul posto di lavoro?)
- Scarsa adesione o mancata aderenza valoriale (carta etica vaga o standardizzata che non rappresenta gli effettivi valori dell’azienda)
- perdita o mancato senso di appartenenza (tematiche D&I, diversity and inclusion, e di disparità di genere, questione interculturale e passaggi intergenerazionali)
La Filosofia del Lavoro, avvalendosi degli strumenti, metodi e pensieri della filosofia propone una serie di percorsi di ben-essere specifici per le diverse esigenze dell’azienda quali:
- meditazione filosofica di gruppo: un tempo condiviso di riflessione profonda per riappropriarsi intimamente degli aspetti più significativi del mondo lavoro
- laboratori argomentativi di gruppo: vere e proprie sessioni di allenamento della competenza del pensiero critico-argomentativo strutturati in modo da sviluppare altresì la competenza emotiva e quella relazionale
- incontri di formazione di gruppo sulle tematiche di inclusione e disparità di genere nella storia e filosofia del lavoro
- carta etica (prima compilazione e successive valutazioni ed eventuali modifiche)
- sessioni dialogiche individuali